Ad Ischia si Mangia, si Beve e si Fischia

Il golfo di Napoli è impreziosito dalla presenza di diverse isole che ne costituiscono le naturali propaggini, ideale proseguimento delle linee della costa in corrispondenza dei due estremi di Sorrento e di Pozzuoli. Capri, Ischia e Procida sono celebri in tutto il mondo per le proprie bellezze, i panorami suggestivi e le caratteristiche naturalistiche e culturali uniche al mondo

Visito con cadenza pressoché annuale l’Isola di Ischia da parecchio tempo e, anche quest’anno, approfittando delle vacanze pasquali, ci sono ritornata! 

Ischia è un’isola vulcanica e come Procida devono entrambe la loro genesi all’intensa attività vulcanica dei Campi Flegrei, ad ovest della città di Napoli.

Ischia ha un patrimonio idrotermale tra i più antichi al mondo e conta ben 69 gruppi fumarolici e 29 gruppi di sorgenti termali sparse su tutto il territorio insulare, di circa 42 kmq: le acque ipertermali di natura cloruro-sodico-solfata dell’isola e i relativi fanghi, sono un vero e proprio toccasana per la cura di varie patologie.
Infatti tutte le strutture alberghiere dell’isola hanno al loro interno una SPA, oltre piscine termali coperte e scoperte.
Le sorgenti termali ischitane erano già note ai tempi degli antichi Greci che le utilizzavano per ritemprare lo spirito e come rimedio per la guarigione delle ferite di guerra. In seguito furono poi i Romani ad inaugurare una serie di presidi termali, sfruttando ogni fonte sorgiva che caratterizzava l’isola. Le proprietà benefiche delle acque e i vapori salutari che fuoriuscivano dalla terra erano considerati delle manifestazioni soprannaturali e venivano venerati e protetti da templi dedicati ad Apollo e alle Ninfe di Nitrodi.
Solo nel periodo Rinascimentale, intorno alla fine del 1500, fu condotto un vero e proprio censimento delle sorgenti dell’isola, che individuò la composizione delle acque e ne compì dettagliate osservazioni scientifiche circa gli effetti benefici sul corpo umano. 

Sono solita alloggiare sempre nella stessa località, cioè a Forio, uno dei sei comuni dell’isola, nello specifico in contrada Cuotto (letteralmente “dove la terra cuoce”) presso uno degli alberghi sovrastanti la Baia della Citara dove si trova il famoso Parco Termale Giardini Poseidon.

Questa zona è ricca di fumarole naturali (l’acqua ipertermale ricca di sali minerali sgorga alla temperatura di 80° gradi). I fanghi inoltre sono una delle migliori cure di bellezza per il corpo e per la circolazione sanguigna con un effetto drenante e anticellulite ma utili anche in caso di infiammazione, reumatismi, artrite e artrosi. 

Il fango usato a scopo terapeutico è una melma ipertermale composta da argilla di origine vulcanica lasciata a maturare per almeno sei mesi in apposite vasche contenenti acqua minerale.

L’isola infatti possiede decine e decine di sorgenti fredde e calde a diverso grado di mineralizzazione, tra cui quella più alta di Buceto (450 mt), di Nitrodi e di Olmitello.

Il Parco Termale Giardini Poseidon è tra i parchi termali più belli e grandi d’Europa. Si trova nella suggestiva baia di Citara e dispone di ben 22 piscine di temperatura variabile dai 16° a 40°C. La sorgente di Citara è di tipo ipertermale, fortemente mineralizzata, e la composizione chimica delle acque è salso-bromo-iodica e salso-solfato-alcalina. Data l’abbondanza l’acqua delle piscine viene quotidianamente rigenerata. L’ambiente è ecologicamente intatto, un’oasi di pace di 6 ettari (60.000 mq), con piante e fiori d’ogni tipo. Un autentico “paradiso” termale in riva al mare.

Forio è il comune più esteso dell’isola che si estende tra due promontori, Punta Caruso e Punta Imperatore, ricco di incantevoli spiagge e nel verde dei vigneti che degradano dal Monte Epomeo, alto 789 mt. 

Il suo centro storico conserva inalterati nella sua struttura i vecchi vicoli, le chiese, le torri di avvistamento in un contrasto di colori tra antico e moderno. Numerosi e caratteristici i piccoli laboratori artigianali che vendono prodotti locali, come le ceramiche coloratissime che riproducono la tipica fauna e flora ischitana. 

E proprio gironzolando tra questi negozietti che un mio amico ha tratto ispirazione e creato questi piedistalli in metallo colorato sottoforma di coralli (creazioni Polistaffe). 

 

Il comune di Ischia, dove si trova il famoso porto, è diviso in due centri abitati distinti: Ischia Porto e Ischia Ponte, dove si trova l’antico Castello Aragonese alto 113 mt.

Lacco Ameno è il più piccolo comune dell’isola, famoso per le sue terme, per la necropoli antica, per le sue spiagge e per il famoso Fungo di origine vulcanica, detto anche Pietra di Lacco, il masso che la leggenda vuole precipitato dal monte Epomeo.

ENOGASTRONOMIA

Ischia ha una storia eno-gastronomica di assoluto livello, fortemente ancorata alle tradizioni locali. Per quel che riguarda il cibo, sembrerà strano, ma la vera gastronomia ischitana è più legata alla tradizione contadina che non a quella marinara.

Questo non significa affatto che non si può mangiare dell’ottimo pesce, ma il piatto in assoluto principe della cucina locale è il coniglio all’ischitana. 

Ad Ischia si mangia generalmente bene, non a caso il detto locale forse più famoso è ad Ischia si mangia, si beve e si fischia”. 

Ho provato un ristorante di cucina tipica casareccia ischitana in località Monterone. 

La peculiarità di questo locale è che è stato ricavato da un’antica cantina scavata nel tufo dove si pigiavano le uve e si faceva il vino. Location molto suggestiva dove si gode un bel panorama su Forio.